🟢FIUME RAPIDO:CHIESTO INTERVENTO DELL’IRSA-CNR NELL’AREA TRA CASSINO E SANT’ELIA FIUMERAPIDO🟢
L’area corrispondente al bacino idrografico del fiume Rapido è stata colpita nel tempo da pressioni ambientali non trascurabili dal punto di vista della qualità dei corpi idrici. Sversamenti, rilasci di sostanze tossiche, contaminazioni di pozzi e lunghe bonifiche la cui complessità, estensione e possibili correlazioni con le altre forme di inquinamento delle acque stanno richiedendo ingenti sforzi sia economici che di risorse umane. Esposti, accessi agli atti, sopralluoghi, incontri con amministrazioni, comitati e cittadini. Un lavoro che non si è mai fermato per cercare soluzioni efficaci.
Per tutte queste ragioni, vista l’estensione del problema che scavalca i confini comunali, si è reso necessario dare seguito a livello pratico sia alle segnalazioni che mi sono pervenute nel tempo dai cittadini sia alle necessità che mi sono state rappresentate dalle amministrazioni locali: l’Istituto per la Ricerca sulle Acque, che fa parte del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha le competenze necessarie per coadiuvare gli Enti nel trovare e attuare soluzioni che altrimenti difficilmente potrebbero portare a termine senza il know-how necessario.
Ho provveduto quindi a chiedere l’intervento dell’Istituzione più specializzata in materia presente a livello nazionale, cominciando con un incontro insieme alle amministrazioni si potranno gettare le basi per eventuali successive convenzioni coinvolgendo anche la Regione.
IRSA svolge ricerca nei settori della gestione e protezione delle risorse idriche, nella potabilizzazione e nella depurazione delle acque, con al proprio interno tutte le professionalità necessarie per analizzare il grado di inquinamento e la sua natura.
Auspico che partendo dal meglio che il Paese può offrire per risolvere annosi problemi, si possa trovare un ulteriore spunto per ripartire al meglio dopo il complicato periodo che stiamo vivendo.