🚨Valle del Fiume Sacco – nuovi dati confermano necessità di ridurre le emissioni inquinanti

Il #progettoIndaco, nato da una collaborazione tra Dipartimento di Epidemiologia del servizio sanitario del Lazio (DEP) e le ASL RM5 e di Frosinone, raccoglie e analizza dati epidemiologici a livello locale utili a capire l’impatto sulla salute causato dalle principali fonti di inquinamento nell’area.

Sono stati presentati alcuni giorni fa i dati relativi agli studi più recenti, nei quali sono stati evidenziati una forte esposizione dei cittadini della #ValledelSacco a ad inquinanti atmosferici con conseguente impatto su alcune tipologie tumorali strettamente connesse, con eccessi di rischio per quasi tutti gli inquinanti presi in esame dallo studio epidemiologico.

Queste indagini sono fondamentali per conoscere lo stato di salute della popolazione in un’area gravata da un Sito di Interesse Nazionale (#SIN) ai fini di bonifica come quello del bacino del Fiume Sacco. Le indagini sono state inoltre recentemente potenziate

nell’accordo di programma per la bonifica del SIN con il finanziamento di uno studio sulla cosiddetta “coorte dei nati”, ovvero lo studio finalizzato a conoscere e approfondire gli effetti dei contaminanti ambientali sulla salute in età pediatrica. Un lavoro che è stato possibile fare solo grazie al MoVimento 5 Stelle da Sergio Costa prima, da me in qualità di sottosegretaria con delega proprio sulle bonifiche poi.

Il DEP Lazio svolge indagini epidemiologiche sulla popolazione residente e i risultati sono anche stati oggetto di pubblicazioni scientifiche a livello internazionale nel corso degli anni: gli studi per la valle del sacco si concentrano specialmente sul beta-esaclorocicloesano, ma tengono in considerazione anche altri fattori di inquinamento come traffico e attività industriali. I monitoraggi continui effettuati sull’impatto delle emissioni sulla salute della popolazione mostrano come sia necessario continuare sulla strada tracciata dall’Unione Europea verso l’obiettivo della neutralità climatica al 2050.

I cittadini della Valle del Sacco non sono Cittadini di serie B e meritano il diritto alla salute e all’ambiente, come la stessa Costituzione ci ricorda.