ZES e Transizione ecologica
Oggi ho ascoltato molto volentieri le proposte dei colleghi Soave Alemanno, FIlippo Scerra e Grazia D’Angelo che ringrazio.
La transizione ecologica e digitale nelle ZES ricopre un ruolo fondamentale per quanto riguarda le Infrastrutture, fisiche o digitali, per consentire alle imprese di crescere
La pandemia ha colpito duramente tutto il sistema produttivo e ora è necessario ripartire con una ripresa verde. In questo aspetto è fondamentale incentivare upskilling della forza lavoro e creare green jobs: siamo passati nel corso dei decenni da un pianeta ricco di risorse e con bassa disoccupazione ad un pianeta sempre più povero di risorse e con alta disoccupazione, è questo il momento di invertire la tendenza
Tra le infrastrutture fisiche non possiamo non pensare anche alla transizione energetica: l’europa chiede investimenti per sostenere la produzione di idrogeno verde da elettrolisi e quindi anche la relativa produzione di energia rinnovabile per sostenere i processi. Queste sono opportunità, un treno che il sud non può assolutamente perdere
Per il recovery fund sono state dettate regole chiare circa l’impossibilità di creare impatti ambientali significativi che vadano a minare la lotta ai cambiamenti climatici e agli obiettivi di qualità delle matrici ambientali. Sarà necessario quindi che anche per le ZES gli investimenti siano incentivati in funzione di questo target
Non soltanto quindi i circa 2 miliardi previsti dal PNRR in modo mirato sulle ZES. Le zone economiche speciali possono fruire al tempo stesso di quegli investimenti che verranno fatti su tutto il territorio nazionale, inserendosi quindi anche in quel concetto di giusta transizione il cui paradigma era stato definito anche prima dell’avvento del recovery fund, per la conversione delle industrie più inquinanti
Qui il VIDEO della diretta