ARPA ha recentemente accertato la contaminazione da metalli pesanti nel fiume rapido, avvenuta nel 2016 in seguito allo sversamento di liquami di colore arancione-rosso di origine industriale. Le analisi svolte in quel momento trovarono metalli pesanti quali arsenico, cadmio, mercurio, nichel e piombo rendendo necessaria l’interdizione dell’area per uso agricolo.

L’ordinanza di interdizione è stata prorogata e saranno ora necessarie attività di caratterizzazione del danno ambientale causato all’area in questione, per questo motivo ho chiesto di conoscere gli esiti delle analisi Arpa affinché si possa addivenire celermente alla definizione di un cronoprogramma per la bonifica e quantificare i relativi oneri economici.