Lo smart farming coniuga l’agricoltura di precisione con le nuove soluzioni digitali e tecnologiche consentendo di utilizzare a pieno i terreni agricoli puntando ad avere una resa migliore senza consumare altro suolo per far fronte ai fabbisogni alimentari della popolazione mondiale. L’Agricoltura 4.0, come l’industria 4.0, viene quindi definita come l’uso dei big data all’agricoltura di precisione, fondata sulla gestione efficace delle risorse. 

L’uso eccessivo dei suoli, infatti, porta a fenomeni di erosione e perdita di sostanza organica. A tal fine è importante il supporto dell’agricoltura di precisione per la semina su sodo, ossia direttamente su terreni non lavorati, con risparmi economici e alla lunga distanza anche maggiore produzione. Altro obiettivo dell’agricoltura di precisione è la riduzione degli sprechi di fertilizzanti e pesticidi vari, ma tale aspetto ha ovviamente anche un impatto ambientale oltre che economico.

A seguito di questi miglioramenti, si sta facendo largo anche il concetto di agricoltura 5.0 nella quale la tecnologia è integrata con intelligenza artificiale finalizzata a supportare le decisioni anche delle piccole e medie aziende agricole. In questo senso, è in crescita lo sviluppo di robot, o di macchine automatizzate che non espongono più i lavoratori a rischi direttamente connessi con l’attività svolta sul campo. Altra tipologia di supporto sono i co-bots, ossia quei robot che assistono gli operatori ad esempio attraverso machine learning identificando eventuali malattie nelle piantagioni. 

Altro vantaggio riguarda proprio l’utilizzo delle nuove tecnologie, in quanto è ora possibile avere informazioni in tempo reale molto precise anche sulle condizioni meteo che influenzano le coltivazioni. Per tutti questi motivi, l’agricoltura di precisione consente indubbiamente una forma più ampia di resilienza ai cambiamenti climatici, nonchè utilizzi mirati delle risorse idriche.