Un lavoro sicuro da tutti i punti di vista, ma anche un lavoro in grado di rinnovarsi e rinnovare, andando di pari passo con il necessario cambiamento che dobbiamo imprimere alla nostra società.

Allora buon Primo Maggio di lavoro sicuro e nuovo, di lavoro dignitoso e degno di una società che deve mettere in campo una necessaria e preziosa transizione.

Nella difficoltà generale dobbiamo saper cogliere e valorizzare i segnali positivi: penso all’aumento dei cosiddetti Green Jobs, ovvero i lavori che hanno a che fare con la tutela dell’ambiente a tutto campo. Oltre 558mila imprese in Italia hanno investito in competenze green nel 2020, anno della pandemia e del durissimo lockdown.

Una presa di coscienza fondamentale, che dà fiducia. Così come dà fiducia sapere che il 39% delle aziende ha richiesto ad almeno la metà dei profili ricercati se avessero competenze su risparmio energetico e sostenibilità ambientale. Le nostre imprese hanno programmato nel 2020 oltre 1,1 milioni di contratti per Green Jobs, che rappresentano il 35,7% delle entrate, in aumento di un punto percentuale rispetto al 2019. Ora si deve ripartire da questi semi di futuro, che dobbiamo coltivare e moltiplicare. Una spinta in questa direzione arriverà dal piano Next Generation EU: si stima che l’occupazione in Italia nel quinquennio 2021-2025 potrebbe crescere di un milione di unità circa.

Ecosostenibilità, green economy, digitalizzazione,politiche ambientali: sono il terreno fertile su cui far germogliare una “buona e sana” occupazione.

Il Paese deve rialzarsi e l’occupazione deve ripartire, su nuove,solide, sostenibi basi.

Buon Primo Maggio