Legge 68/2015: 6 anni dopo i lavori della Commissione Ecomafie continuano
Oggi ho partecipato ad un seminario organizzato dal Presidente Stefano Vignaroli sulla legge 68/2015 in materia di delitti ambientali, 6 anni dopo. Un sentito ringraziamento nei confronti del lavoro svolto in questi anni da questa commissione che ha già portato alla predisposizione di importanti e delicate relazioni e ha presentato un monito forte alla prosecuzione in sicurezza nella gestione virtuosa dei nostri rifiuti.
Non possiamo dimenticare che grazie al lavoro di questa commissione importanti riforme abbiano visto la luce in tema di gestione dei rifiuti radioattivi, di riparto delle competenze tra procure ordinarie e antimafia, sul traffico transfrontaliero dei rifiuti e soprattutto in ordine all’introduzione di veri e propri delitti ambientali nel nostro codice penale che ne era sostanzialmente sprovvisto così come il nostro testo unico ambientale oggetto del nostro incontro di oggi. La legge sugli ecoreati è insieme un simbolo ed un mezzo di grande efficacia per il contrasto al crimine ambientale più grave. Il solo riferimento al concetto di “disastro ambientale” è efficace oltre che evocativo e segna un cambio di maturità, non solo in campo giuridico. È indice di consapevolezza collettiva sui rischi e sui gravi danni ambientali nel nostro Paese ma rappresenta al tempo stesso imprescindibile strumento sanzionatorio prima assente e che costringeva a non sempre agevoli applicazioni di altre fattispecie di reato pur di colpire il crimine ambientale.
Ricordo come da cittadina ho seguito i lavori la scorsa legislatura e la gioia nella sua approvazione, una legge che il Paese aspettava da 20 anni.
Le popolazioni ed i territori sono, e restano, la prima linea all’odiosità del crimine ambientale che offende e deturpa le loro terre già martoriate e le loro stesse vite e che prelude al loro abbandono.
Ringrazio ancora di cuore il Presidente e la Commissione Ecomafie per il lavoro che svolgono quotidianamente al fianco delle commissioni parlamentari e al Paese.