Buon compleanno Parco arcipelago!
Quest’anno è un anno importante per i parchi italiani. Quest’anno, infatti ricorre il trentesimo anniversario della LEGGE sui parchi, che fu promulgata nel 1991. Ma sono anche i 25 anni dello splendido Parco dell’arcipelago Toscano.
Con oltre 791 km quadrati di cui 615 a mare protegge DUEMILA specie vegetali e 37 specie animali di interesse comunitario.
Un popolazione di oltre TRENTAMILA persona. Il del 2 luglio 1996, con un decreto a firma dell’allora Ministro dell’ambiente, riuniva le sette isole sotto un unico Parco.
La prima bozza di perimetrazione risale addirittura al 1989.
A quei tempi proporre un parco, una nuova area protetta era spesso mal visto dai cittadini. C’era il forte pregiudizio che in un’area protetta non fosse possibile sviluppare nessuna forma di economia, che fosse un museo delle cere a cielo aperto.
Con fatica si è spiegato il valore del Parco, si sono cercati compromessi con le popolazioni locali per raggiungere gli obiettivi di conservazione. Un lavoro lungo che è continuato anche oltre l’istituzione del Parco stesso e che oggi ha raggiunto obiettivi ambizioni e importanti.
Oggi l’Ente Parco ha una credibilità ed un ruolo sempre più importanti, sia localmente che a livello nazionale ed internazionale, per esempio con la certificazione della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) della Europarc Federation ottenuta grazie allo straordinario riconoscimento di Riserva della Biosfera MAB UNESCO.
Sempre quest’anno l’Unione internazionale per la conservazione per la natura ha inserito il Parco dell’arcipelago toscano nella “GREEN LIST”, una lista dei parchi – eccellenze nel mondo che fino ad oggi conta solo 59 aree protette in tutto il Pianeta (e di cui 3 in italia). Aree che coniugano la gestione e la conservazione con lo sviluppo sostenibile.
Una storia che vale la pena di raccontare perché è la fotografia di come la protezione della natura possa sposarsi con lo sviluppo territoriale, creando turismo, artigianato, occupazione e benessere.
E che il Ministero della Transizione ecologica, che raccoglie il testimone e il lavoro del Ministero dell’ambiente non può che prendere come esempio di gestione e come esempio, più in generale, di una storia di vera “transizione ecologica” che ha molto da insegnare anche in altri ambiti.