I cosiddetti “siti orfani” sono aree da bonificare per le quali non è possibile attribuire responsabilità dirette a chi le possiede o non si è in grado di individuare il responsabile stesso della contaminazione. Queste aree rimangono così orfane e vanno a gravare sulle amministrazioni locali con costi di risanamento ambientale talvolta insostenibili anche per grandi Comuni.

Grazie al decreto del 29 dicembre 2020 sono state sono state definite le modalità con le quali trasferire i 105 milioni di euro del Programma Nazionale di Bonifica alle Regioni, risorse alle quali andranno a sommarsi 500 milioni di euro appositamente stanziati all’interno del Pnrr.

Il futuro che ci attende richiede normative sempre al passo con le nuove tecnologie disponibili e che siano in grado di rispettare le tempistiche necessarie ad accedere ai fondi europei: bisogna incentivare comportamenti virtuosi e favorire la nascita di imprese green in aree potenzialmente inquinate, arrivando così a fornire soluzioni che siano in grado di restituire alla popolazione un territorio fruibile nella sua interezza.