SULLA STRATEGIA NAZIONALE DELLA BIODIVERSITÀ QUESTO GOVERNO È IN RITARDO
Oggi in Commissione Ambiente il Governo ha risposto ad una mia interrogazione nella quale chiedevo lo stato dell’arte sulla strategia nazionale biodiversità 2030 che non mi ha visto assolutamente soddisfatta per i tempi che mi hanno prospettato, senza certezza. Me ne sono occupata in prima persona in qualità di Sottosegretaria con la Direzione competente. Mancava solo un ultimo passaggio e tale passaggio NON è stato ancora fatto! Assurdo!
Essendo un documento di visione, e vero che non è direttamente dotata di un cronoprogramma all’infuori degli obiettivi fissati. Ho suggerito al governo di varare un cronoprogramma con obiettivi a breve, medio e lungo termine che risponda punto per punto agli obiettivi specifici del documento.
Sappiamo che la Strategia Europea per la Biodiversità al 2030 è un ambizioso piano a lungo termine volto alla conservazione della natura che si pone l’obiettivo di invertire l’attuale tendenza di degradazione degli ecosistemi. Prevede un percorso da attuare fino al 2030 con specifiche azioni e sforzi a lungo termine per contrastare l’impatto dei cambiamenti climatici, gli incendi boschivi, le minacce alla sicurezza alimentare e la protezione della fauna anche attraverso il contrasto al commercio illegale di animali selvatici.
Le azioni previste dalla Strategia Europea prevedono l’estensione delle aree protette appartenenti alla rete Natura 2000, un programma per il ripristino degli ecosistemi degradati attraverso una Legge per il ripristino degli ambienti naturali dedicato a tutte le aree, l’introduzione di fondi specifici per una nuova concezione di governance ambientale nonché misure per contrastare la perdita di biodiversità.
Allora mi chiedo: come si possono coniugare i primi provvedimenti di questo Governo come nuove trivellazioni oppure aprire alla caccia nelle aree protette con il garantire la conservazione della biodiversità portando avanti la strategia?
Non deve essere carta straccia, ma deve essere portata avanti nel rispetto di quell’articolo 9 della Costituzione e delle future generazioni.