Decreto settori produttivi strategici
Siamo in Aula affrontando il decreto in merito ai settori produttivi strategici.
Al netto delle condivisibili finalità di salvaguardia dei livelli occupazionali non coniuga l’interesse produttivo con il tema della tutela ambientale.
Non convince una certa impostazione di fondo che sembra sottendere che il carattere emergenziale e la preminenza degli interessi nazionali potenzialmente coinvolti vengano prima di tutto il resto, compresi gli interessi ambientali, quelli della salute dei cittadini, e l’applicazione di una strategia di effettiva transizione ecologica per il nostro tessuto produttivo. È un’impostazione che riteniamo sbagliata e antistorica. Il Movimento cinque stelle considera ambiente e transizione ecologica interessi strategici nazionali quanto quelli produttivi e come tali mai derogabili.
Questo decreto-legge dovrebbe contenere una norma che imponga agli eventuali piani di riconversione industriale di assicurare la tutela ambientale, realizzando impianti ecosostenibili, nonché la tutela dei livelli occupazionali prevedendo l’introduzione del vincolo della clausola sociale.
E’ un’occasione persa❗️
Ancora una volta si assiste alla scelta di sacrificare le questioni ambientali sotto il ricatto di quelle produttive e del lavoro. Per decenni la politica industriale è stata spesso impostata sotto la spada del ricatto occupazionale; questo non è più accettabile. La strada verso una vera e quanto più prossima transizione ecologica è tracciata ed è ineluttabile. Qualunque operazione di salvaguardia degli interessi nazionali dev’essere su questo solco. Ogni ricorso all’amministrazione temporanea deve essere accompagnato da una strategia di transizione ecologica, anche attraverso un percorso di incentivi mirati, se necessario, ma senza deroghe di sorta.
A tutti i nostri emendamenti è stato detto NO!
Noi non molliamo!
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Qui il video