BASTA INERZIA POLITICA, SERVE RESPONSABILITÀ CONDIVISA
BASTA INERZIA POLITICA, SERVE RESPONSABILITÀ CONDIVISA
Chi dice che la legge sul ripristino della natura è un tentativo per riportarci all’età della pietra a danno di agricoltori, pescatori e consumatori ancora non ha capito che se non intraprendiamo azioni concrete su clima, energia e cibo i danni con cui dovremo fare i conti saranno ben maggiori, non solo in termini economici. Proprio oggi Mattarella ha parlato di una responsabilità internazionale nel collaborare attivamente per promuovere la transizione, ridurre i pericoli di instabilità macroeconomica e ristabilire regole condivise e sostenibili. E invece si continua a fare un becero dibattito su temi che dovrebbero essere dirimenti e coralmente riconosciuti come tali. Questo non significa fare ambientalismo ideologico, significa avere chiari gli obiettivi, per altro individuati dalla comunità internazionale, per ridurre le emissioni e contrastare il cambiamento climatico. E su questo i fatti purtroppo ci riportano un’azione per nulla incisiva. Persino la Corte dei Conti europea teme che gli obiettivi fissati dall’UE per il 2030 siano a rischio, anche per via di finanziamenti che fino a ora sono stati insufficienti. Nel frattempo in Italia l’ISTAT fotografa emissioni di gas serra in aumento. Così non va.
Come MoVimento 5 Stelle su questo continueremo le nostre battaglie, anche per facilitare una presa di coscienza collettiva. E se il cambiamento climatico, come dice Mattarella, è sotto gli occhi di tutti, l’inerzia politica nella tutela dell’ambiente deve avere un limite