BACINO DEL FIUME RAPIDO:IL MINISTERO FORNIRÀ SUPPORTO ALLE AMMINISTRAZIONI LOCALI
I reati ambientali nel cassinate non sono una novità purtroppo, da tempo sono noti alle autorità e alle Istituzioni. Nei mesi scorsi ho personalmente segnalato al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa le recenti evoluzioni circa gli illeciti ambientali avvenuti nel bacino del Fiume Rapido: parliamo di discariche abusive, interramento di rifiuti, fenomeno in continua crescita, e rilascio di reflui industriali sulle sponde del fiume stesso. Successivamente, dopo aver incontrato le Amministrazioni locali ho anche coinvolto l’Istituto di Ricerca sulle Acque (IRSA) del Consiglio Nazionale Delle Ricerche. Ovvio che un’area così vasta e con diverse possibili sorgenti di inquinamento delle acque di falda fosse una criticità ingestibile per le amministrazioni locali, e che queste non potessero essere lasciate sole. In data 30 settembre il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare mi ha comunicato che condurrà, attraverso le Direzioni generali competenti, un approfondimento specifico per valutare ogni iniziativa e fornire il supporto nei modi più idonei alle amministrazioni.
Allo stesso modo verrà fornito il supporto necessario ad ARPA Lazio – Agenzia Regionale Protezione Ambientale del Lazio – per quanto concerne la valutazione dei valori di fondo ambientale con il coinvolgimento di IRSA.
L’obiettivo è quello di coinvolgere tutte le competenze necessarie per coadiuvare Comuni e Regione in una visione di bonifica d’insieme eliminando una volta per tutte un pericolo di costante contaminazione per le nostre acque.
La guerra contro gli illeciti ambientali continua e siamo tutti chiamati a lavorare ognuno per le proprie competenze per la tutela del nostro ambiente.