Il tema dell’edizione 2022 é “Rivitalizzazione: azione collettiva per l’oceano”. 30 anni fa la Conferenza Mondiale su Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro, il vertice delle Nazioni Unite, che nel 1992 ha gettato le basi per lo sviluppo sostenibile. Proteggere gli oceani non significa avere a cuore soltanto la sopravvivenza dei pesci e di altre creature marine. Da essi dipende anche la nostra vita e quella dell’intero Pianeta.

Grazie all’applicazione della direttiva quadro per la strategia marina, il Mite effettua un intenso programma di monitoraggio dei rifiuti marini, in collaborazione con l’Ispra e con le Arpa delle regioni costiere facendo rete tra Istituzioni, cittadini e associazioni.
Abbiamo da pochissimo approvato una legge importantissima, la Legge Salvamare, che consente ai pescatori e alle diverse associazioni di settore di raccogliere e portare a riva i rifiuti in mare, laghi, fiumi e lagune e di conferirli in appositi spazi predisposti nei porti italiani. La Salvamare prevede anche la promozione, nelle scuole di ogni ordine e grado, di attività sulla conservazione dell’ambiente e, in particolare, del mare. Nelle scuole saranno promosse pratiche di corretto conferimento dei rifiuti e sul recupero e riuso dei beni e dei prodotti a fine ciclo.

Il nostro oro blu e un hot spot dei cambiamenti climatici, è ancora inesplorato quindi molte soluzioni possono derivare dai dati.
Sarò a Lisbona a fine giugno per parlarne alla Conferenza delle Nazioni Unite sull’oceano.

La sua tutela è prevista dall”Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: conservare e utilizzare gli oceani, i mari e le risorse marine nel mondo. Per sostenere i Paesi in questo obiettivo, l’Onu ha proclamato il Decennio delle scienze oceaniche per lo sviluppo sostenibile.

Ognuno di noi è parte della soluzione.
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