Il sistema idrico integrato è una rete di cui non fanno parte soltanto gli acquedotti, bensì anche le reti fognarie e i relativi impianti di depurazione: molto spesso ci si limita a considerare soltanto la prima parte, ma è sul resto che l’Italia è stata inadempiente per decenni al punto di incorrere in svariate procedure di infrazione e condanne da parte dell’Unione Europea.
Il depuratore di Civita Castellana, realizzato da anni, non è mai stato interamente collegato alla rete fognaria dei paesi circostanti. Su questa opera incompiuta, anch’essa compresa in una procedura di infrazione alle direttive UE, avevamo depositato un’interrogazione parlamentare alla quale il Ministero dell’Ambiente ha risposto pochi giorni fa.

Le verifiche effettuate dal ministero hanno riscontrato che attualmente il 74,7% dei reflui generati sono avviati all’impianto di depurazione. Al fine di raggiungere il 100% e quindi alla completa conformità del sistema idrico sono in corso dei lavori che dovrebbero concludersi entro il 31 dicembre 2019.

Il Ministero dell’Ambiente ricorda che comunque, per velocizzare il completamento degli impianti di depurazione e reti fognarie rimasti incompiuti in Italia, con il decreto Sblocca Cantieri l’operato del Commissario Straordinario alla depurazione delle acque è stato esteso anche alla procedura di infrazione europea di cui fa parte l’agglomerato di Civita Castellana.

In conclusione quindi, sia che la Regione rispetti i termini previsti o che debba intervenire il commissario straordinario, si arriverà comunque al completamento della rete fognaria in tempi brevi.