Cosa vuole fare il Governo sugli incendi?
Durante il 2023 l’Italia è stata colpita da incendi boschivi per una superficie complessiva di 1.073 chilometri quadrati, inferiore solo al 2021 negli ultimi sei anni (dati Ispra) 🔥
Sappiamo che i piani antincendio boschivo (Aib), previsti dalla legge 21 novembre 2000, n. 353, sono strumenti di fondamentale importanza per prevenire lo svilupparsi di incendi.
I piani Aib, basandosi su banche dati che consentono di definirne la pericolosità, i fattori di rischio e le cause, necessitano di una periodica pianificazione circa le manutenzioni da effettuare, la sorveglianza e le procedure di lotta attiva per gli spegnimenti.
Sebbene di durata quinquennale, i piani Aib sono aggiornati annualmente con l’approssimarsi del periodo più critico per la lotta agli incendi. Gli enti gestori delle aree protette devono curare la previsione e la prevenzione degli incendi boschivi.
la lotta attiva agli incendi è Di competenza regionale, ma in caso di inadempienza delle regioni, il Ministro delegato per il coordinamento della protezione civile deve predisporre «anche a livello interprovinciale, le attività di emergenza per lo spegnimento degli incendi boschivi, tenendo conto delle strutture operative delle province, dei comuni e delle comunità montane».
Per quanto concerne le aree protette si prevede che sia inclusa un’apposita sezione.
👉Per questo nei mesi scorsi ho interrogato il Ministro competente sullo stato di attuazione della legge n. 353 del 2000, con particolare riferimento all’attuazione della legge nelle aree naturali protette quali parchi e riserve di competenza delle regioni e se sia stata avviata un’attività di censimento periodico, per l’anno 2024, dei parchi nazionali aventi un piano antincendio boschivo scaduto o in fase di aggiornamento non ancora conclusa.
Aspetto (non fiduciosa) una risposta!