Il disegno di legge “Terra mia” messo a punto dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa protegge al tempo stesso la salute dei cittadini e le tante imprese che rispettano le regole e l’ambiente. Un nuovo patto tra Stato e imprese che hanno deciso di tutelare l’ambiente. Un provvedimento che dà, a chi sbaglia, la possibilità di riparare, ma al tempo stesso prevede misure severe come il daspo ambientale e la confisca allargata nei confronti di chi persevera nel mettere in pericolo salute pubblica e degli ecosistemi, facendo per giunta concorrenza sleale ai danni di chi invece fa impresa nel rispetto della legge.

In una fase in cui ci accingiamo a riconvertire l’economia in chiave ecologica, dobbiamo stringere una nuova alleanza tra istituzioni e mondo produttivo, nella consapevolezza che d’ora in poi chi rema nella direzione della sostenibilità sarà premiato e incentivato, mentre non ci sarà più spazio né alcun tipo di sostengo per chi avvelena i nostri territori.

Come ha ribadito il ministro Costa, Il disegno di legge “Terra mia” nasce dall’esperienza di oltre trent’anni di investigazioni ambientali e dall’osservazione dei territori ingiuriati, colpiti, violentati, da organizzazioni malavitose e azioni criminose che, arrecando danno all’ambiente, colpiscono la salute di chi lo vive ogni giorno.Il Green new deal, il processo di transizione verso un’economia più verde e sostenibile, è ormai imprescindibile. Il Recovery plan chiede che l’ambiente sia prioritario e che lo sviluppo sia ecosostenibile.

L’ambiente sta diventando un valore di rango primario, centrale nelle politiche dei governi e nelle decisioni internazionali. E siamo chiamati a fare il nostro dovere di istituzioni, dalla parte di chi rispetta l’ambiente.