Fiume Sacco: una risorsa della Ciociaria da rivalutare dopo anni di degrado e inquinamento
Da anni mi sono attivata in prima persona per fare la mia parte e per contribuire a far cessare lo stato di degrado ed inquinamento nella mia splendida terra: riuscivamo a fare le prime piccole manifestazioni nelle zone industriali del fiume Sacco sempre con numero esiguo di persone, poi i primi gazebo tra cittadini lungo i 50 km del corso del fiume…
Poi siamo diventati sempre di più: attivisti che organizzavano veleni tour tutti insieme a tanti portavoce del M5S. Mostravamo al mondo quello che le forze politiche da tanti anni volevano nascondere. I responsabili ridevano quando urlavamo la nostra indignazione e scrivevano sui giornali che noi volevamo distruggere l’immagine della nostra terra. Ci hanno definiti allarmisti e qualcuno ci ha minacciato perché il nostro rumore avrebbe causato indagini e messo in luce quanto di losco si nascondeva negli usi errati della nostra risorsa fluviale.
Dopo tutto questo percorso, non posso nascondere la mia felice convinzione di far parte della parte giusta della Storia. Oggi vedo nascere iniziative di disclosing proprio dalle Istituzioni locali le quali invece di nascondere la realtà finalmente non si girano dall’altra parte per non vedere il dramma, anzi si adoperano per risolverle.
Oggi sono una Portavoce eletta in Parlamento, proprio grazie a quel cammino lungo e difficile, e sono parte della forza politica che governa questo Paese, dunque sono commossa nel vedere i miei colleghi aiutarci, così come il Ministro dell’ ambiente: tutti stiamo lavorando per il nostro oro blu, il Fiume Sacco e per la nostra Ciociaria.
Sbaglia chi pensa che questa era una cosa dovuta e inutile, perché nella nostra valle per anni nessuno ha fatto nulla per fermare lo scempio che ci ha restituito un territorio devastato. Sbaglia chi pensa che questo impegno di tutti sarà solo uno spreco di tempo e nulla cambierà in fondo. Saremo invece attenti a far ripartire lo sviluppo di questa nostra terra stupenda, torneremo a progettare il futuro sostenibile del territorio puntando sulla valorizzazione del fiume e delle tante attività non inquinanti proprio lì dove sono cessate a causa della prepotenza della cieca speculazione economica.
Non lasceremo soli i cittadini e con loro disegneremo un futuro diverso: sarà necessario aiutare quanti ormai non possono più coltivare, quanti non possono allevare e far pascolare i propri capi di bestiame, perché nulla venga dimenticato dallo Stato e dalla politica.
La promessa che faccio a me stessa è quella di cercare di far crescere la nostra economia secondo lo sfruttamento sostenibile delle risorse naturali e quello di mettercela tutta per tutelare la nostra terra, di cui sono orgogliosa. Sono fiera di quanto stiamo vivendo e vi chiedo di restare uniti e vigili, propositivi e sognatori, come da troppi anni non abbiamo fatto!