G20 AMBIENTE A NAPOLI: tanti temi per grandi risultati
Al G20 Ambiente di Napoli, tanti i temi affrontati: finanza sostenibile, marine litter, rete di esperti ambientali Unesco, network voluto dall’Italia, appello per la tutela e il ripristino dei suoli degradati, gestione sostenibile delle acque, impegnandosi a perseguire l’accesso equo all’acqua potabile-
Il G20 Ambiente si è sviluppato lungo tre macro-aree suddivise al loro interno in temi principali dettagliati nel prossimo capitolo:
– Biodiversità, protezione del capitale naturale e ripristino degli ecosistemi (soluzioni basate sulla natura, difesa e ripristino del suolo, tutela delle risorse idriche, oceani e mari incluso marine plastic litter).
– Uso efficiente delle risorse ed economia circolare (visione G20 su economia circolare con focus su tessile e moda sostenibile; città circolari; educazione e formazione).
– Finanza sostenibile (focus su specifiche esigenze di finanziamento per la protezione ed il ripristino degli ecosistemi come contributo ai lavori G20 sulla forma futura del sistema finanziario globale).
BIODIVERSITÀ
Pieno utilizzo delle soluzioni basate sulla natura o degli approcci basati sull’ecosistema per affrontare la perdita di biodiversità, ripristinare i terreni degradati, aumentare la resilienza, prevenire, mitigare e adattarsi ai cambiamenti climatici, fornendo al contempo molteplici vantaggi nei settori economico, sociale e ambientale.
Il G20 ha anche approvato la proposta di istituire un workshop su Nature-based Solutions (NBS) e Ecosystem-based Approaches (EBAs) per condividere esperienze, casi studio, storie di successo, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sul potenziale dei due approcci per affrontare le questioni del clima, della natura e del degrado del suolo e del territorio e indagare potenzialità, benefici e impatti.
NETWORK DEGLI ESPERTI UNESCO
Presentato e lanciato dalle maggiori economie del mondo, al G20 è stato lanciato anche il Network mondiale di esperti qualificati in campo ambientale. Il Network, ideato dall’Italia, servirà per avviare uno strumento di capacity building mondiale per aiutare enti gestori di aree protette e territori di eccellenza e ad elevato valore naturalistico riconosciuti dall’UNESCO in ogni regione continentale attraverso azioni di conservazione, salvaguardia, gestione, formazione ed educazione.
APPELLO PER LA TUTELA E IL RIPRISTINO DEI SUOLI DEGRADATI
Ciascun Paese è stato invitato a promuovere azioni di recupero delle aree degradate in linea con il Target 15.3 dell’Agenda 2030, rinforzando le iniziative già avviate fino a raggiungere tendenzialmente il recupero di almeno i 50% delle aree già degradate.
GESTIONE SOSTENIBILE DELL’ACQUA
Accesso all’acqua potabile e alle strutture igienico-sanitarie; gestione integrata delle risorse idriche a scala di bacino e soprattutto transfrontaliera; tutela, conservazione, uso sostenibile ed efficiente delle acque anche promuovendo il ricorso alle Nature Based Solutions (NBS), Ecosystem Based Approaches (EBAs) e alle infrastrutture verdi e sostenibili. Ci si impegna a promuovere approcci integrati per la gestione e uso sostenibile delle risorse idriche e per la tutela degli ecosistemi associati. Ci si impegna a promuovere collaborazione e cooperazione per la gestione sostenibile a scala di bacino adottando ove possibile NBS ed EBAs e condividendo tecnologie. Inoltre, ci si impegna a perseguire l’accesso equo all’acqua potabile e ai servizi igienici per tutti.
PROTEZIONE RAFFORZATA DI OCEANI E MARI
Impegno ad intensificare le azioni volte alla conservazione, protezione, ripristino ed uso sostenibile dell’Oceano, mari e risorse marine attraverso l’identificazione di Area based management tools (ABMTs), incluse le Aree marine protette, che siano rappresentative ecologicamente ed equamente ed efficacemente gestite. Non solo: implementazione di politiche marittime sostenibili e, in particolare, di misure che agevolino i processi di transizione verso la decarbonizzazione ed efficienza energetica nei porti e nelle città costiere tra cui la designazione di Aree Speciali ed Aree ad emissione Controllata (ECA) attraverso l’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) e il supporto ai lavori in ambito IMO per la riduzione totale delle emissioni inquinanti provenienti dal settore marittimo entro il 2050.
Inoltre, è stata espressa la volontà di concludere quanto prima il negoziato per un accordo internazionale giuridicamente vincolante che disciplini la conservazione e l’uso sostenibile della biodiversità marina nelle acque al di là della giurisdizione nazionale.
Per quanto concerne il Marine Litter, è stata riconosciuta la necessità di intensificare la collaborazione con il settore privato, le organizzazioni internazionali e le parti interessate pertinenti per stimolare la progettazione di alta qualità di prodotti durevoli e riciclabili, per accrescere la consapevolezza e per costruire le competenze in materia anche attraverso l’educazione ambientale.
ECONOMIA CIRCOLARE
Adottata la visione per l’economia circolare per rafforzare la cooperazione multilaterale nell’innovazione circolare.
YOUTH CALL FOR ACTION
L’importanza dell’inclusione dei giovani nei processi decisionali legati alle questioni ambientali e il riconoscimento del ruolo fondamentale delle istituzioni nel garantire che le nuove generazioni siano sufficientemente sensibilizzate rispetto alla tutela dell’ambiente è stato un punto cruciale. Il ruolo delle istituzioni deve orientare al sostegno della transizione ecologica ed economica e rafforzare il ruolo dei giovani come agenti del cambiamento.
FINANZA VERDE
Rafforzare gli investimenti nelle attività del capitale naturale, promuovere sinergie tra i flussi finanziari destinati al clima, alla biodiversità e agli ecosistemi e allineare gli investimenti verso lo sviluppo e la crescita sostenibili. In particolare, attraverso il lavoro su una roadmap pluriennale sulla finanza sostenibile portato avanti dal Sustainable Finance Working Group del G20.