INCHIESTA FANPAGE CONFERMA: EMISSIONI ODORIGENE CAMPANELLO D’ALLARME MALAGESTIONE
Il caso degli impianti biogas della Sesa di Este, finiti recentemente sotto accusa dopo le inchieste di Fanpage, mostra chiaramente come l’unica maniera virtuosa per trattare i rifiuti organici sia una rete di piccoli impianti diffusi piuttosto che i grandi e impattanti siti industriali. Dall’inchiesta emerge anche come da tempo i cittadini dell’area intorno all’impianto segnalassero alle autorità gravi problemi di odori: l’impatto odorigeno è spesso causa di problemi respiratori e rende evidente l’incompatibilità degli impianti che lo generano con le aree urbanizzate circostanti.
Anche se non legate a gravi rischi sanitari e ambientali, le emissioni odorigene sono spesso sintomo di condizioni dell’impianto o della materia trattata non compatibili con una corretta gestione dei rifiuti. Il normale funzionamento del ciclo di lavorazione non dovrebbe dar vita a reazioni che generano cattivi odori, ma il vuoto normativo su questa materia fa sì che sia difficile anche solo intervenire per capire quando un’emissione odorigena sia o meno compatibile con il tipo di trattamento considerato.
Alcuni mesi fa ho presentato alla Camera una proposta di legge che colmi queste lacune introducendo la definizione di “molestia olfattiva” e regolamentando limiti e monitoraggio. I cittadini hanno il diritto di respirare e di poter vivere tranquilli nelle loro case senza subire continuamente le emissioni moleste degli impianti industriali.
Contiamo di poter avere presto una legislazione adeguata anche in questa materia.