Io sono pronta a continuare a fare la mia parte! Costituente M5S
Anche io ho inviato il mio piccolo contributo su temi che seguo da sempre e che non finiscono mai di appassionarmi e di coinvolgermi. L’ho fatto insieme al Comitato Pianeta 2050 e l’ho fatto da iscritta che crede nella forza della nostra comunità.
Quello dell’ambiente è forse uno dei temi piu complessi e divisivi che ci sono proprio perchè va a toccare e modificare la nostra vita,seppur in maniera apparentemente impercettibile e sono proprio le azioni e le scelte di oggi che andranno ad influenzare il mondo di domani. E non è retorica!
Viviamo in un momento cruciale per invertire la rotta ambientale. Se pensate agli obiettivi internazionali che sembrano cosi difficili da raggiungere eppure sono così necessari. Penso al 2030, con l’abbassamento delle emissioni climalteranti del 55% e al 2050 con il raggiungimento della neutralità climatica.
La transizione ecologica è il percorso intrapreso ma una transizione per essere davvero efficace deve essere equa, giusta, solidale e nella quale nessuno deve rimanere indietro. Non dobbiamo soffrire però della ” sindrome nimby ” perché è necessario farla ma nel modo giusto. Ci sono comunità purtroppo che hanno dato troppo nel corso degli anni passati e che vedono la transizione ecologica come un ennesimo ostacolo. Invece la transizione ecologica è la soluzione. Oggi probabilmente la sfida più grande che abbiamo è quella di affrontare la mitigazione ai cambiamenti climatici ma serve un approccio concreto e pragmatico con obiettivi a breve, medio e lungo periodo . Tra gli strumenti che abbiamo sicuramente l’intelligenza artificiale è uno di quelli che ci sta aiutando come comunità internazionale, a partire dai “foundation models” basati sulle tre matrici fondamentali (suolo,aria,acqua) che possono davvero contribuire ad accelerare il ritmo dal quale ricaviamo e applichiamo soluzioni, che assicureranno al nostro Pianeta maggiore sicurezza e salute per le generazioni future.
Ecco, sono loro, le nuove generazioni e quelle future le vere protagoniste delle nostre azioni e non dobbiamo avere nessuna paura e dobbiamo pretendere di più dalle nostre azioni.
Serve un approccio circolare,sostenibile,concreto e pragmatico affiancato da un briciolo di sana follia e da tanto cuore. Una visione che ci porterà nelle città del futuro e nel mondo che ora intravediamo all’orizzonte ma che necessita di mattoncini per essere costruito!
Serve cambiare punto di vista, pensare ad un’economia dei servizi e non più di beni, serve pensare ad una bioeconomia ormai urgente, serve pensare alla tutela della biodiversità con tecniche innovative. Serve sburocratizzare tanti percorsi che anziché accelerare tappe (penso alle bonifiche dei nostri territori ad esempio) vanno a ingolfare procedure e dove vanno fatti passi concreti per caratterizzare i nostri siti inquinati (per es) ci si ritrova invece ad un carteggio via pec tra le autorità competenti ed i soggetti attuatori…e intanto passano anni senza vedere risultati necessari per la salute.
A chi dice poi che la transizione ecologica ha un costo, ricordiamo che gli extraprofitti sono pronti per essere investiti in progetti che puntano a migliorare le nostre infrastrutture idriche, per affrontare la siccità delle nostre Regioni, progetti di economia circolare atti anche ad una gestione sostenibile dei rifiuti. Serve solo buona volontà, visione, curiosità e capacità di guardare lontano.
Io sono pronta a continuare a fare la mia parte.