La meritocrazia barattata con la partitocrazia:succede in provincia di Frosinone
Apprendo da notizie di cronaca dei giorni scorsi che a seguito di un’indagine riguardante le assunzioni nel consorzio per lo sviluppo del Lazio meridionale #Cosilam sarebbero indagate 3 persone compreso il presidente dell’Ente. Qualora fossero accertate le responsabilità si tratterebbe della seconda bocciatura delle stesse scelte provinciali di un vecchio schieramento partitico. Infatti, dopo aver perso le elezioni uninominali nel collegio cassinate, a causa della volontà di cambiamento popolare, gli uomini più rappresentativi dello stesso schieramento, bocciati alle urne e rientrati dalla finestra, sarebbero ora al vertice di un poltronificio tutto ciociaro.
Questo il frutto maturo del sistema provinciale partitico in cui tutti gli eletti degli schieramenti diversi dal M5S sia di destra che di sinistra sembrano gravitare solo attorno alle poltrone dei poteri statali negli enti, anche quelli minori, in una corsa infinita che mai tiene a mente la meritocrazia né lo scopo per il quale invece è giusto fare politica, ovvero la partecipazione per lo sviluppo democratico del paese e l’ascolto dei cittadini.
Ne consegue un sistema di sviluppo industriale ostaggio di una lotta per l’investitura di tipo anacronistico, in cui la #meritocrazia è barattata con la logica partitocratica.
Da circa 30 anni gli enti e gli organi provinciali e regionali sono asfissiati e stritolati nella morsa della vecchia politica. Nella provincia frusinate le nomine alle dirigenze degli enti creati appositamente per incrementare lo sviluppo attraverso il settore industriale ASI e COSILAM sono affidate a persone che nulla hanno a che vedere con i reali scopi degli enti assegnati.
Ecco come si spiega la costante andatura al ribasso delle stime che riguardano i settori economici e occupazionali degli indotti industriali esistenti. La crisi in cui versa tutto il settore industriale, invece di essere studiata a fondo per trovare soluzioni progettuali adeguate innovative e sostenibili, viene volutamente accantonata per far posto alla sola propaganda partitica. È facile, quindi, pensare alla totale incapacità di gestione delle crisi emergenziali che riguardano il territorio.
Faremo di tutto per far cessare il comodo scambio di favori tra i rappresentanti dei vecchi partiti nell’avvicendarsi alle cariche negli enti per lo sviluppo e per far tornare la meritocrazia e la trasparenza, uniche guide possibili dell’azione statale.