L’acqua deve tornare pubblica!
Abbiamo finalmente la possibilità di mantenere la promessa, ossia quello di rispettare il volere dei cittadini e passare alla gestione pubblica!
Cosa porterà questo cambio di paradigma?
- Escludiamo i profitti privati, di multinazionali e finanza dalla gestione dell’acqua. Nessuno deve lucrare sulla risorsa più importante.
- Mettiamo ordine nel caos attuale, mantenendo un approccio industriale e rispettoso delle norme europee. Passiamo alla gestione pubblica nelle tempistiche opportune e miglioriamo il servizio senza gravare sulle tasche dei cittadini.
- Garantiamo il quantitativo minimo vitale: 50 litri giornalieri per tutti.
- In tante parti del mondo i privati hanno aumentato le tariffe e ridotto gli investimenti, così i cittadini hanno deciso di riprendersi la gestione e affidarla a soggetti pubblici. Questo ha portato risparmi in bolletta, più investimenti, più controlli e più trasparenza.
Facciamolo anche noi! - Stiamo realizzando l’obiettivo fissato dai 27 milioni di italiani, che nel 2011 hanno votato Sì alla gestione pubblica e partecipata dell’acqua. In Parlamento restituiamo doppiamente protagonismo ai cittadini, approvando una proposta di legge di iniziativa popolare