LO SVILUPPO SOSTENIBILE E GLI OBIETTIVI DELL’AGENDA 2030
Lo sviluppo sostenibile non può essere pensato se non in accordo con l’Agenda 2030 dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, e quindi tenendo come faro i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. Questo perchè se parliamo di strategie di transizione ecologica, basate quindi su un’etica della responsabilità, con l’obiettivo di andare incontro a un futuro sostenibile, non possiamo dimenticare quanto sia necessario coinvolgere attori diversi eppure egualmente responsabili: governi, imprese private, società civile fino al singolo cittadino.
Lo sviluppo sostenibile, nelle tre dimensioni economica, sociale e ambientale, è quindi trasversale a tutti i 17 obiettivi delle Nazioni Unite. Nei 169 sotto-obiettivi ad essi associati, fanno parte quelli specificamente riguardanti misure ecologiche urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze, per conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine, per proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, per gestire in modo sostenibile le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e invertire il degrado dei suoli e per fermare la perdita di biodiversità.
Come Istituzioni tutte dobbiamo coniugare anche l’applicazione dell’Accordo di Parigi del 2015 sui cambiamenti climatici, di cui l’UE e i suoi Stati membri sono tra le sue 190 parti firmatarie.
Per il nostro futuro sostenibile si punta su rinnovabili ed efficienza energetica, ma la transizione energetica e la sostenibilità ambientale devono andare di pari passo con la transizione digitale.
Il primo vero grande cambiamento da fare per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile è quello sociale e culturale.
Un cambiamento che deve portarci ad avere nuove abitudini, una nuova educazione, una crescita economica sostenibile capace di contribuire alla competitività mondiale a lungo termine dell’economia dell’UE promuovendo l’innovazione nelle tecnologie verdi.