Ogni posto nuovo che incontro sulla mia strada, lo vivo da sempre con infinita curiosità ed immenso stupore. Quando poi si parla del mio territorio sento un attaccamento viscerale che è difficile da spiegare. Da sempre cerco soluzioni o idee per valorizzare, denunciare, tutelare il metro quadrato che incontro e lo faccio senza confini, senza barriere, senza demagogia. L’ho fatto da cittadina. L’ho fatta ancora di più da attivista. Lo continuo a fare da Portavoce. Lo faccio con le cose belle che vedo (che paragono ad altre viste negli anni per riuscire subito a inquadrare somiglianze), lo faccio con le brutture causate dall’era in cui siamo, perché vivere l’#antropocene vuol dire soprattutto raccogliere le macerie e capire come risollevare ciò che hai di fronte.

Ho fatto parte di un progetto con altri attivisti che con tutto l’amore per il nostro territorio abbiamo chiamato #Ciociariaterradeiveleni che ci ha visto percorrere chilometri su un pullman (il nostro #velenitour) per denunciare le storture della nostra terra, da nord a sud, senza confini perché purtroppo (e per fortuna!) l’aria, l’acqua e la Terra non hanno barriere. Siamo stati additati con i peggiori epiteti, ma insieme a tantissimi cittadini,portavoce e associazioni abbiamo avuto la forza di continuare a denunciare, Nonostante tutto. Nonostante l’arroganza, l’umiliazione, la solitudine, l’isolamento. Siamo stati ignorati dai media,dalle Istituzioni, da chi doveva ascoltarci. E nonostante tutto, abbiamo continuato a lottare.

Una volta diventata Portavoce ho promesso a me stessa che mai mi sarei comportata come quelle Istituzioni che si sono girate dall’altra parte! Mai non sarei stata voce e megafono dentro delle lotte dei cittadini per l’ambiente.
Dovrei avere mille occhi in più, lo so. Dovrei esserci ovunque mi si chiede aiuto, lo so. Non è mai abbastanza, lo so. Lo so! Ma davvero faccio del mio meglio.

Cerco di vivere le cose belle che vivo e che mi raccontate attraverso le vostre descrizioni con la curiosità e lo stupore con i quali affronto la mia quotidianità da sempre.

Così come cerco di affrontare le storture e le barbarie che i nostri territori hanno subito e subiscono ogni giorno con estremo pragmatismo per risolvere insieme a tutti gli Enti competenti il tutto e cercare di dare risposte, le più possibili certe, ai cittadini che aspettano da anni. Non è facile, non lo è mai. A volte ci si sente come un criceto in una gabbia che gira. Ma nonostante tutto dobbiamo andare avanti!
Non voglio essere come quelle Istituzioni che al nostro grido di aiuto si sono voltate dall’altra parte. Voglio essere parte attiva insieme a tutti voi in questo processo di cambiamento che porterà, ne sono certa, l’#ambiente in cui viviamo al centro di ogni azione di tutela e valorizzazione, senza profitto e senza sfruttamento.
C’è tanto da fare, salite da affrontare ma non si può smettere di lottare perché la nostra presenza permette di fare la differenza ogni volta. Si perdono battaglie. A volte però si vincono ed è bellissimo!

L’ambiente è la nostra casa. Lo ripeto spesso. Prima lo capiamo tutti, Istituzioni a tutti i livelli in primis, e prima lasceremo alle prossime generazioni una bellissima eredità altrimenti saremo per loro l’ennesimo fallimento senza aver la possibilità però (come possiamo invece fare noi!) di tornare indietro.

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