Descrizione Progetto
L’agglomerato di Anagni aspetta da decenni l’entrata in funzione del proprio depuratore, ma da quanto appreso oggi dovranno purtroppo attendere ancora molto. Attraverso una mia interrogazione immediata sul tema in commissione ambiente alla Camera dei Deputati, abbiamo infatti appreso che la Regione Lazio e il consorzio ASI devono ancora attuare gli interventi sulla rete fognaria e che Anagni non uscirà dalle procedure di infrazione aperte dall’Unione Europea per mancata depurazione delle acque reflue non prima del 2021.
Sugli impianti di Ponte Piano e San Bartolomeo sono stati stanziati 6 milioni di euro dal ministero dell’ambiente e 2.5 milioni di euro provenienti dalla tariffa del servizio idrico, è quindi sconcertante vedere che malgrado ben due procedure di infrazione UE aperte e tutto il denaro pubblico stanziato la Regione e soprattutto l’ASI stiano ancora in alto mare con i lavori di messa in esercizio. Le informazioni fornite oggi dal Ministero scoperchiano l’ennesimo vaso di Pandora e ci fanno capire che finora c’è stato più interesse probabilmente nell’occupare poltrone che a risolvere i problemi di un territorio già fortemente compromesso dal punto di vista ambientale. Auspico quindi che Regione Lazio e il Consorzio ASI della provincia di Frosinone si assumano le proprie responsabilità di questo ritardo e provvedano quantomeno ad accelerare l’iter burocratico e ad avviare la progettazione esecutiva degli interventi necessari a dotare il primo tratto di corso fluviale del Sacco di un depuratore industriale, che da più di dieci anni attende la sua messa in esercizio.