RIPRISTINO NATURA È LEGGE, MA GOVERNO MELONI HA VOTATO CONTRO
RIPRISTINO NATURA È LEGGE, MA GOVERNO MELONI HA VOTATO CONTRO
Ci hanno provato in tutti i modi le destre a ostacolarlo, ma nonostante sia frutto di una trattativa al ribasso, il regolamento per ripristinare le aree naturali degradate dell’UE è legge, la prima legge europea sul ripristino della natura. Spiace constatare che, con ostinata e miope coerenza, l’Italia sia tra i Paesi che hanno votato contro, continuando una crociata senza senso a scapito dell’ambiente. Un voto contrario che ha solo un significato: opporsi alla lotta all’inquinamento, alla tutela della salute dei cittadini e degli ecosistemi, ma anche alla cementificazione selvaggia. Il degrado del suolo è già costato miliardi di euro e i danni imputabili alla perdita dei suoi servizi essenziali sono stimati a oltre 50 miliardi di euro all’anno. Un impatto economico che, unito a quello ecosistemico e sanitario, non possiamo permetterci. Scongiurato il pericolo di vederla affossata, e con essa parte del Green Deal europeo, ora si lavori con ambizione anche sui Piani nazionali di ripristino che gli Stati membri dovranno adottare rispettando gli obiettivi prefissati. Su questo non abbasseremo la guardia. Vedremo cosa si inventerà il negazionismo del governo nostrano, ormai isolato in Europa, per continuare a remare contro