SIN VALLE DEL SACCO: IL MINISTERO RISPONDE SUGLI AGGIORNAMENTI PER L’ANNO 2020

DATA

Novembre 26, 2020

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A seguito della stipula dell’Accordo di Programma del marzo 2019 per la bonifica ambientale del bacino del Fiume Sacco, si sono svolte nel tempo delle riunioni del “Comitato di Indirizzo e Controllo”, presieduto dal Ministero dell’Ambiente con la finalità di confrontarsi con la Regione Lazio, soggetto attuatore degli interventi.

A luglio 2020, avevo depositato una interrogazione al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere quali fossero gli aggiornamenti per l’anno 2020 del comitato di indirizzo e controllo, visto il ritardo della Regione Lazio nell’attuare gli interventi previsti.
La risposta a tale interrogazione è arrivata oggi, in commissione. Una risposta che ripercorre puntualmente i lavori del Comitato che si sono svolti fino ad oggi e fa emergere proprio quelle criticità circa il rispetto dei termini da parte della Regione Lazio che indicavo nell’interrogazione: al momento, infatti, “non è stata trasmessa al Ministero alcuna documentazione progettuale per l’avvio dei procedimenti amministrativi di competenza”. Ritardi che ritengo inammissibili, e che, se prolungati, potrebbero causare la decadenza di una parte dei fondi a disposizione per gli interventi di bonifica.

Per la messa in sicurezza della discarica di Via Le Lame a Frosinone la Regione Lazio ha invece proposto il collocamento a Roccasecca di una parte dei 600.000 metri cubi di rifiuti coinvolti nelle attività di bonifica. Sono fermamente contraria a tale possibilità, in quanto la Regione ha ottenuto l’ampliamento di tale sito soltanto in funzione di presunte emergenze date dal Covid-19 o dall’assenza di altri sbocchi per il conferimento: la pressione ambientale sull’area di Roccasecca è già elevata e l’uso delle volumetrie per attività di bonifica comporterebbe la necessità di rivedere interamente i fabbisogni del recente Piano di Gestione dei Rifiuti della Regione Lazio. Scaricare le colpe ora dell’ampliamento di Roccasecca alla bonifica è una scusa improbabile, perché se quella discarica è ancora aperta lo si deve soltanto ai fabbisogni del nuovo piano rifiuti del Lazio.

Come si vede, continuo con determinazione e nell’ambito delle mie competenze, a sollecitare, ove necessario, il Ministero dell’Ambiente affinché salute e ambiente siano sempre tutelate al meglio, scongiurando ulteriori ritardi causati dalle lungaggini burocratiche. Ho la ferma volontà di non indietreggiare sulla sollecitazione degli interventi di bonifica, i cittadini del nostro territorio, che da anni combattono, meritano risposte precise e istituzioni presenti. Continueremo a insistere in tutte le sedi affinché si sblocchino gli interventi di bonifica. E l’esigenza di accelerare sulla bonifica non ha e non deve avere nulla a che fare con una discarica, quella di Roccasecca, rispetto al cui ampliamento si è già chiesto troppo alle comunità locali.

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