Tavolo di Emergenza sul Fiume Sacco
TUTTO CIÒ CHE FAI CONTRO IL FIUME,LO FAI CONTRO TE STESSO: HO MANDATO UNA RICHIESTA AL PREFETTO DI FROSINONE DI CONVOCAZIONE DEL TAVOLO DI EMERGENZA SUL FIUME SACCO E AL PREFETTO DI ROMA PER RICHIEDERNE LA PARTECIPAZIONE
La situazione di emergenza che riguarda il bacino idrografico del Fiume Sacco ricadente nelle Province di Roma e Frosinone appare in continua crescita: i fenomeni legati ai reati ambientali, quali lo sversamento di liquami non autorizzati nel fiume e la scoperta di nuove discariche non autorizzate lungo le sponde, risultano accresciuti negli ultimi giorni. Le notizie sull’inquinamento delle acque sono sulle cronache di tutte le testate giornalistiche locali e nazionali, motivi per i quali si è generato un clima di paura tra le popolazioni residenti che chiedono maggiori controlli.
Nel luglio scorso presso la Prefettura di Frosinone venne organizzato un tavolo per l’emergenza dell’inquinamento nella provincia, un appuntamento che ha coinvolto tutte le Istituzioni e gli Enti che agiscono nel territorio per affrontare in maniera condivisa le tematiche e le programmazioni da apprestare con la finalità di proteggere e tutelare l’ambiente ed il fiume, con un focus specifico sulla tutela delle acque.
Ho chiesto al Prefetto inoltre di istituire una task force competente e specializzata nella prevenzione, nei controlli e nel contrasto agli illeciti che generano i problemi dell’inquinamento o comunque ad accordi tra le parti per i medesimi fini, anche estendendo l’appello di partecipazione ai lavori della Città Metropolitana di Roma e a tutti quei comuni, che si affacciano sul Sacco e sui relativi affluenti. Infatti ho scritto anche al Prefetto di Roma la richiesta di partecipazione di emergenza di inquinamento del Fiume Sacco.
La stessa nota verrà inviata per conoscenza ai Comuni coinvolti, alla Provincia, alla Città metropolitana, all’Arpa, al Corpo Forestale, alla Procura.
Confido nella condivisione delle informazioni e nella cooperazione degli interventi da svolgersi anche attraverso azioni di vigilanza ambientale e di verifica puntuale delle emissioni delle tante attività industriali che operano nell’area. L’azione congiunta e immediata da parte delle Istituzioni è la risposta necessaria per tutelare la salubrità dei luoghi e ristabilire il corretto uso delle risorse territoriali, garantendo lo sviluppo delle biodiversità e la qualità dell’acqua dei fiumi.
Sono sicura che la ricerca delle soluzioni migliori per le nostre emergenze ambientali sia un atto dovuto e voluto da tutti gli interpreti istituzionali, per questo fin da ora mi metto a completa disposizione con la convinzione che solo dalla collaborazione e cooperazione tra le istituzioni potrà essere approntato un programma valido per il contrasto all’inquinamento del fiume Sacco, il nostro Oro Blu.